Ricordo di un intellettuale sardo SIMONE SECHI

Con grande rammarico l’ANVRG, ed in particolare la sezione sarda di La Maddalena, ricorda un carissimo amico, socio e storico sassarese, il prof. Simone SECHI, del quale un ingrato destino ha privato improvvisamente la sua famiglia, la moglie Federica e le figlie Sara e Barbara e tutti noi, lo scorso 5 marzo all’età di 71 anni.

Con la sezione di La Maddalena la collaborazione del prof. Sechi avvenne sin dall’inizio, quando per ricordare i sessant’anni dalla vittoria della Repubblica sulla Monarchia egli intervenne alla conferenza organizzata per la ricorrenza, presente Annita Garibaldi. Si avviò così un’amicizia che in questi quindici anni ci ha permesso più volte di ottenere la sua preziosa collaborazione, donata sempre con cortesia, garbo e modestia oltre che con la competenza ed autorità di scrupoloso storico della nostra Repubblica e del suo recente passato.

Studioso della Resistenza è stato per anni responsabile sassarese e vicepresidente dell’Istituto Sardo Storia della Resistenza e dell’Autonomia. Tra le iniziative con l’ANVRG sono da menzionare varie presentazioni librarie, mostre e conferenze, l’ultima delle quali il 2 giugno dello scorso anno a La Maddalena che lo vide partecipare, quale oratore e moderatore, per celebrare i 170 anni della Repubblica romana.

Simone Sechi, gallurese nativo di Bortigiadas, si era laureato all’Università Cà Foscari di Venezia, ove aveva maturato l’impegno nella vita politica e nei movimenti studenteschi della sinistra, che lo segnò tutta la vita e che fu sicuramente di stimolo nella sua passione di storico e di educatore. Dapprima insegnante di storia della Sardegna contemporanea nell’Università di Sassari, passò poi all’insegnamento nelle scuole superiori ultimando la sua carriera quale Dirigente scolastico nell’Istituto Tecnico per attività sociali. Era conosciuto e apprezzato nella sua città nelle battaglie per i diritti civili, per l’impegno antifascista e per gli studi sui personaggi ella Resistenza sarda.

Concludo esprimendo il grande dispiacere di aver perso un sincero amico nostro e dell’Associazione garibaldina, un animo probo sempre disponibile nei variegati impegni culturali e sociali, espressione dei valori della sua vita.

(Antonello Tedde)